
Originariamente la macchina che oggi chiamiamo jukebox (o anche juke-box) è stata chiamata “nickel-in-the-slot player” da Louis Glass, l’imprenditore che ha installato presso il Palais Royale il primo esemplare. Tradotto in italiano suonerebbe come “lettore musicale con monetina-in-fessura”; un nickel (la monetina) allora aveva un potere di acquisto di 1.20 $ odierni, circa 1.00 €.
Il nome “jukebox”, arriverà solo più tardi, ma non è chiaro da dove abbia origine tale parola.Si pensa derivi da “juke house”, un riferimento slang per indicare i bordelli…in senso lato eh… Pensate che, soltanto nel 1936, la Wurlitzer vendette più di quarantamila juke-boxes, record mai uguagliato nella storia